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Nato a Napoli nel 1981, è docente di Storia della Chiesa presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale e vice-direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose Interdiocesano “SS. Apostoli Pietro e Paolo” - Area Casertana (Capua).
Dottore di ricerca in Storia presso l’Università “Federico II” di Napoli e dottorando in Storia della Chiesa presso la Pontificia Università Gregoriana (Roma), è attualmente membro consigliere dell’Istituto di Storia del Cristianesimo “Mons. Cataldo Naro” (PFTIM, Sezione “San Luigi”) e di diverse associazioni storiche. Inoltre, negli ultimi anni è stato relatore in numerosi seminari e convegni storici di rilievo nazionale e internazionale organizzati da istituzioni culturali e accademiche in Italia e all’estero.
In precedenza, ha collaborato per molti anni con l’Archivio Storico Diocesano di Napoli, con l’Archivio di Stato di Napoli e con la Biblioteca Diocesana di Caserta. È stato anche funzionario archivista presso la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Liguria e poi ispettore archivistico onorario.
I suoi interessi scientifici vertono principalmente sulla storia delle istituzioni ecclesiastiche, sul giansenismo napoletano, sulle relazioni tra Roma e Napoli e sui problemi relativi al governo delle diocesi dell’Italia meridionale nei secoli XVIII-XIX. Oltre a ciò, si è occupato dei metodi di conservazione di archivi pubblici ed ecclesiastici nel Mezzogiorno preunitario e dell’uso politico della documentazione conservata presso gli archivi italiani nell’ambito del conflitto postunitario tra Stato e Chiesa.
Tra le sue più recenti pubblicazioni si segnalano: la curatela del volume Il diavolo in tasca. Cristiani, Chiesa e corruzione nella storia (secoli XVI-XXI), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2021; il contributo L’uso politico degli archivi italiani nel conflitto post-unitario tra Stato e Chiesa, pubblicato nell’ottobre 2023 negli atti del convegno internazionale Gli archivi nelle sommosse e nelle guerre, organizzato dall’Archivio di Stato di Milano nel novembre 2021; il contributo Les derniers sursauts du jansénisme à Naples, entre la République Napolitaine et la Restauration, in O. Andurand - C. Van Hamme (edd.), Port-Royal et l’Italie. Actes du Colloque international [Biblioteca Ambrosiana, Milano, 13-14 ottobre 2023], Paris 2024; il contributo Il “buon governo” delle anime di San Leucio. Riflessioni teologiche, politica ecclesiastica e pratiche devozionali nel corpus delle Leggi leuciane, in P. Franzese (ed.), Le Leggi per il buon governo della popolazione di San Leucio fra storia e mito. Giornata di Studio (Belvedere di San Leucio, 18 aprile 2024), La Valle del Tempo, Napoli 2024; e il volume monografico «Un Dio, un Re o la morte». Chiesa e Stato a Napoli tra Rivoluzione e prima Restaurazione borbonica (1799-1802), Il Pozzo di Giacobbe, Trapani 2024.
In seguito alla rovinosa caduta della Repubblica Napoletana del 1799, tra le vittime più illustri della prima Restaurazione borbonica vi fu anche l’anziano cardinale Giuseppe Maria Capece Zurlo (1711-1801), arcivescovo di Napoli dal 1782. Sulla base di un’approfondita indagine archivistica e bibliografica, l’autore ricostruisce le fasi della forzata collaborazione della Curia partenopea con le autorità repubblicane e con i vertici militari francesi e il successivo periodo dell’esilio dell’arcivescovo nel palazzo abbaziale di Loreto di Montevergine, con gravi conseguenze per il complicato governo della Chiesa di Napoli.
Inoltre, nel volume viene evidenziato come lo strettissimo controllo statale sulle istituzioni ecclesiastiche – rigidamente imposto da Ferdinando IV di Borbone, dalla regina Maria Carolina e dai loro più fidati consiglieri – avesse contribuito a logorare non poco le relazioni tra il Regno di Napoli e la Santa Sede agli albori del XIX secolo, in un perverso intreccio tra politica e religione.
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