L'Aria è l'elemento protagonista di questa terza raccolta di “Riflessi poetici” di Valentina Bellettini, e viene dipinta con un crescendo di versi che svelano la luce e la purezza di un’anima che si lib(e)ra come una farfalla che torna a spiccare il volo.

 L'autrice esorta a (ri)trovare le proprie ali, quelle del cuore, che permettono di inseguire le emozioni con il ritmo dato dal proprio tempo, nel proprio spazio. L'Aria è il tramite per tornare alla propria armonia di esseri “multidimensionali”, a quella leggerezza che permette all'anima di respirare e di volare.

 In questa silloge che, come le prime due, è un profondo diario mistico, il risveglio è compiuto e la sensibilità “indaco” della poetessa si esprime in maniera piena e avvolgente.

Nei suoi versi “sfiora l’intangibile” rivolta ad un oltre in cui le anime comunicano con sguardi colmi d’Amore, riconoscendosi.

Il suo mondo è spirituale, onirico, è fatto di “Sogni, Segni e Sensazioni”, è intriso di essenze che riempiono le narici e il cuore, e i cui riflessi si specchiano in persone, piante e animali che li accolgono, sfolgoranti di luce di rinascita, che rinnova la vita ad ogni passo.

 Nelle poesie sono presenti insegnamenti importanti in controtendenza con l'impostazione attuale della società. L'autrice comunica con versi di grande intensità che è necessario non solo combattere ma anche lasciarsi vincere, buttando tutto all'aria quando serve. Ricorda, come facevano le nonne, che piangere rende gli “occhi belli”; afferma che nell’andare controcorrente, distinguendosi dalla massa, è presente la luce di un prezioso cammino di ricerca spirituale. La poetessa invita ad andare alla propria velocità (o lentezza) e a vivere ogni attimo come un momento a sé stante, senza calcolo, così da entrare in contatto con la parte più profonda di Sé.

Queste meravigliose e ispirate riflessioni conducono verso la libertà, che si può trovare prendendosi il proprio tempo, staccando la spina e partendo. L'autrice l'ha fatto volando a Formentera, per rigenerarsi e ritrovare la sua completezza di “piccola isola”.

 Nella natura incontaminata, col mare per amante, Valentina festeggia la sua interezza e muove le sue ali di farfalla che, fiorendo d'inverno, si è ripresa dalla malattia, e ha ripreso in mano la propria esistenza. La sua danza solitaria (che definisce come la più romantica) ci mostra una Donna gravida di luce, d'oro e di divina essenza, autrice di poesie colme d’incanto che investono di fulgida gioia il cuore di chi legge.

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