1) Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?
Il mio ultimo libro s’intitola “in cammino con le encicliche”. Qualche estate fa, facendo zapping in televisione, mi è capitato di ascoltare le dirette del Papa, durante la GMG e non solo. Ho passato un periodo molto buio e ho deciso di trarre conforto dalle parole del Santo Padre. Sono una ragazza molto diretta e mi piace esprimere i concetti in maniera sintetica ma accessibile a tutti (anche a chi non ama leggere). Ho deciso dunque di trattare i temi delle encicliche in maniera comprensibile aiutandomi con canzoni conosciute o frasi d’effetto utilizzandole per mandare il messaggio dovuto al lettore.
2) Quale messaggio intende trasmettere alle generazioni più giovani?
Leggendo questo libro tutti percorreremo la stessa strada ma ognuno con un obiettivo diverso, ognuno incontrerà ostacoli più o meno semplici a seconda del proprio carattere e stato d’animo.
A volte mi è capitato di fare dei voli in parapendio. Confesso che ho sempre avuto paura durante il volo ma poi, una volta atterrata, mi sono sempre sentita felice e senza paura. Di solito abbiamo sempre paura di guardare dentro noi stessi ma poi, una volta scavato nella nostra anima, proviamo pace e serenità e siamo contenti di averlo fatto. Consiglio dunque di leggere questo libro senza pregiudizi. E’ normale che il titolo o le tematiche affrontate possano spaventare ma poi, dopo aver concluso la lettura, si potrebbe cambiare atteggiamento sia nei confronti di noi stessi che degli altri.
3) La fede può costituire un viatico per la sofferenza dell’uomo, in che modo?
La fede può essere un viatico per la sofferenza dell’uomo perché dona senso al dolore, lo inserisce in un disegno più grande e offre speranza in una realtà oltre la vita terrena. Attraverso la preghiera e la vicinanza a Dio, l’uomo trova conforto e forza per affrontare le prove. La fede, infine, invita alla solidarietà, trasformando la sofferenza in occasione di amore verso il prossimo.