Cosa l’ha spinta a scrivere questo libro?

Prima di tutto tanta fantasia accumulata sin da quando ero bambina e anche tanta voglia di mettermi in gioco.  Prima di essere scrittrice, sono soprattutto una divoratrice di libri fantasy, mi piace molto l'urban e il paranormal romance, ma diciamo che la mia passione per i libri mi spinge di tanto in tanto a leggere anche altri generi. Scrivere per me è un sinonimo di libertà e credo sia una delle poche cose che permette di dare voce ai propri pensieri. Mi piace sognare tanto a occhi aperti e i libri hanno quel fantastico modo di farti immergere in luoghi sconosciuti che diventano inconsapevolmente anche casa.  Ecco, i libri per me sono casa.

 

2)    Quale messaggio intende trasmettere alle generazioni più giovani?

Mi piacerebbe che i giovani non smettessero mai di credere nei propri sogni, perché è una delle cose più belle della vita. Attraverso i miei libri vorrei passasse il messaggio che nella vita purtroppo è facile cadere per rincorrere i propri obiettivi, ma lo è anche altrettanto rialzarsi a testa alta. Le cose non possono sempre andare bene, ma non dobbiamo mai permettere a nessuno di spegnere la fiamma che arde dentro di noi.

3)    Qual è il ruolo della fantasia nell’accostarsi alla realtà odierna? 

La fantasia è come una sorta di rifugio, un posto accogliente in cui evadere dalla realtà di tutti i giorni. Viviamo in un mondo frenetico, che spesso ci obbliga a compiere gesti ripetitivi e talvolta poco appaganti. Secondo me non c'e niente di più bello che poter ogni tanto pensare a quanto sarebbe entusiasmante attraversare un armadio per andare a Narnia o prendere un treno e andare a Hogwarts. E con la fantasia, nonostante tutto, questo si può ancora fare.