PARTECIPA A:
Mirella Napodano, Dirigente Scolastica dal 1986 al 2011, è vice Presidente della Società Filosofica Italiana sez. di Avellino, nonché fondatrice e past President dell’Aps AMICA SOFIA (Associazione per la promozione e la ricerca delle pratiche di Filosofia dialogica nella scuola e nella società). Esperta di didattica laboratoriale, ha ideato il metodo ‘CREATURE VARIOPINTE’© per le pratiche filosofiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle carceri e nella società civile. Ha diretto scuole di Alta formazione dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli, nonché sperimentazioni di ricerca-azione. Ha tenuto corsi di Pedagogia generale, Sociologia dell’educazione e Lingua francese presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose ‘Moscati’ di Avellino. Presso la facoltà di Scienze della Formazione dell’UniSa ha svolto il progetto ITCOLE (Innovative Technology for collaborative learning and Knowledge Building) partecipando al teachers meeting di Atene (2002). Attualmente promuove la ricerca sull’introduzione della Filosofia dialogica negli Istituti Tecnici. È autrice di numerosi articoli e saggi filosofici, tra cui: Philosophy for Children (Napoli 1996); Creature variopinte (Roma 2004); Per un’educazione al dialogo (Avellino 2004); Socrate in classe (Perugia 2008); Logos e Melos – Filosofia e Musica come linguaggi della mente (Avellino 2010); Un mondo di creature variopinte (Bologna 2016). Ha tradotto dal francese L’entretien d’éxplicitation di P. Vermersch, pubblicato col titolo: Descrivere il lavoro, Carocci, 2004; L’esperienza di Amica Sofia di M. Napodano in Caputo A., Filosofia e Istituti tecnici (Mimesis 2023). Unica opera narrativa: il romanzo Ma l’amore no (Delta3 2020).
Con Il demone dell’incompiuto, Mirella Napodano ci guida in un viaggio intellettuale che esplora il senso dell’incompiutezza nella vita umana e nell’arte, intrecciando filosofia, letteratura e riflessioni sulla contemporaneità. Da Penelope a Michelangelo, da Mozart ad Hannah Arendt, il libro attraversa epoche e temi, restituendo al lettore un mosaico di idee stimolanti che ruotano attorno al concetto di limite, precarietà e perenne ricerca. Ogni sezione affronta temi universali come la cura di sé, la pace, il dialogo e la pluralità, proponendo uno sguardo nuovo sulla fragilità umana e sulle possibilità di un’etica condivisa. Con un profondo sguardo sul presente, l’autrice invita a riflettere sull’incompiuto non come mancanza, ma come potenziale creativo e opportunità di dialogo.
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