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Pasquale Fierro nasce a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il 16/05/1986 secondogenito di tre fratelli. Fin da piccolo ha raccolto tante possibilità e opportunità grazie all’amore incondizionato della famiglia e all’energia e all’amore smisurato che l’Universo gli ha offerto fin dalla nascita; «Tutti noi, sulla Terra – scrive l’autore – siamo esseri di luce e abbiamo dentro di noi tracce del divino, siamo luce, amore, pace, perdono e abbondanza». Gli anni della sua fanciullezza trascorrono in fretta e felici, dedicando le estati ad aiutare i genitori nei campi, condividendo con loro la fatica e il sudore. Fierro ha dunque avuto una vita appagante e un’infanzia serena, con una pienezza di soddisfazioni raggiunta all’età di vent’anni, quando, conseguito il diploma presso l’Istituto Tecnico Commerciale “R. Pucci” di Nocera Inferiore, decide di arruolarsi nell’Esercito Italiano dove tuttora presta servizio da circa diciassette anni. Consegue la Laurea a ciclo unico in Giurisprudenza nella Classe LMG/01 nell’anno accademico 2019-2020, in concomitanza con il lavoro. Coltiva numerosi hobby e interessi: uno tra tutti è l’equitazione, andare a cavallo per lui è un momento di pace e serenità e di incontro e scoperta di sé stessi. Ama viaggiare alla scoperta della nostra meravigliosa Italia, da Nord a Sud, leggere e avere una vita sociale ricca di confronti e svaghi. Da sempre molto attivo nel sociale, ha lavorato per circa sette-otto anni come volontario della Croce Rossa Italiana, nei comitati di Novara, Borgomanero e Oleggio, dando tutto sé stesso ma ricevendo anche tantissimo; ha collaborato a un’altra bellissima realtà del territorio novarese nel campo dell’assistenza veterinaria di pronto intervento, “Ambulanze Veterinarie Italia – Novara”, composta da persone oneste, serie, generose e affidabili, un punto fermo e sicuro per la città, i cittadini e gli amici animali. Fierro infine è stato volontario dell’AFN (Associazione Felina Novarese) e adesso collabora con Balzoo (Banco Italiano Zoologico Onlus), il primo e unico Banco Italiano di Alimenti per animali. È attualmente volontario e membro attivo di Amnesty International di Novara. Molto credente in Dio e ben predisposto a dare una mano all’altro nel momento del bisogno, ha un’unica convinzione: aiutare nel tempo libero gli altri, siano essi persone o animali, è la porta per il successo del singolo individuo e della propria crescita personale e spirituale. Una citazione da Harvey B. Mackay la dice lunga sul pensiero dell’autore: «Ciò che abbiamo fatto solo per noi stessi muore con noi. Ciò che abbiamo fatto per gli altri e per il mondo resta ed è immortale». Con questa seconda opera, come con la prima, vuole lasciare un’impronta tangibile e inesauribile della sua voglia di scrivere e di raccontare, e allo stesso tempo, accendere una luce, un faro sui problemi sociali, politici ed economici dell’Italia. Fierro dichiara di amare il suo Paese, di servirlo e di avergli giurato fedeltà, e se attraverso le sue opere potesse lasciare un seme di speranza, di riscatto e di voglia di non arrendersi alle difficoltà e alle avversità che possiamo o potremmo incontrare prima o poi sul nostro cammino, avrà dato il suo piccolo contributo all’Umanità.
Pasquale Fierro ritorna a narrare le vicende di Francesco e Rossella e del figlio Peppe, ormai adolescente, nell’immaginaria cittadina di Novax, in provincia di Nocera Inferiore.
All’indomani dell’arresto di don Carmine, la cittadina sembra animata da una rinnovata voglia di riscatto.
A seguito di una tavola rotonda con Agostino De Preti, Davide De Rosa e il notaio Cutolo Sacconi, il proprietario terriero don Antonio Ciaccio decide di vendere ad Agostino parte dei suoi terreni. In cambio, Agostino dovrà impegnarsi a creare abitazioni e servizi per i lavoratori dei campi, dando vita così a un villaggio che porterà il nome di Nuova Nuceria.
Al contempo, don Antonio affida a uno dei suoi lavoratori, Ercole Bruno, l’incarico che era stato di don Carmine. Da quel momento in poi, Bruno sarà portavoce degli ordini di don Antonio e dovrà occuparsi di gestire il lavoro nei campi.
Nel frattempo, il figlio di Francesco e Rossella, Peppe, ha iniziato il suo anno scolastico con grande motivazione e dando prova del suo spirito solidale e generoso.
Dopo aver difeso un compagno vittima di bullismo e vessazione da parte di altri ragazzini, intreccia una timida amicizia con lui.
Nel frattempo Agostino e Davide incontrano numerose difficoltà nel trovare una ditta edile che accetti di intraprendere i lavori per l’ambizioso progetto di don Antonio.
Sarà quest’ultimo a indirizzarli dal sindaco, continuando a manovrare da dietro le quinte la gestione del piano.
In questa seconda parte, Fierro si concentra principalmente sui lati oscuri del settore edilizio e sulla gestione mafiosa degli appalti, mettendo in evidenza le contraddizioni e gli imbrogli che si nascondono dietro a progetti apparentemente virtuosi.
Pur non celando l’amara realtà di un Meridione stretto nella morsa dell’illegalità e della speculazione, l’autore mantiene acceso un barlume di speranza, rappresentato dalle persone umili e oneste, che grazie al loro coraggio possono contribuire a un cambiamento positivo.
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