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Cinzia Giorgio è nata a Venosa nel 1975. Laureata in Lettere e Lingue moderne, con specializzazione in Women’s Studies e Storia, ha studiato anche all’estero. Nel 2002 ha vinto una borsa di studio per la ricerca in storia dell’arte della Fondazione Bellonci, organizzatrice del celebre Premio Strega per la letteratura. Ha un dottorato di ricerca in Letteratura comparata. Vive a Roma e scrive articoli di storia e arte per riviste specializzate. Scrive saggi, romanzi, opere teatrali e recensioni; organizza salon littéraire ed è caporedattrice di Pink Magazine Italia (www.pinkmagazineitalia.it). Le più importanti case editrici italiane (www.newtoncompton.com e www.rcs.it) hanno pubblicato diversi suoi saggi e romanzi di storia e storia dell’arte, in particolare libri su Maria Maddalena. Tiene anche conferenze in giro per l’Europa su Maria Maddalena e il Sacro Femminile.
Mentre sta lavorando al restauro di una preziosa copia dellaVita Mathildis, la biografia ufficiale di Matilde di Canossa scritta da Donizone, la professoressa Demetra Fusselman fa una scoperta che la lascia di stucco. Nascosto tra le pagine del manoscritto c’è infatti un altroin folio, che riporta una firma inequivocabile: “Matilda. Dei gratia si quid est”. Demetra si rende subito conto di avere tra le mani un vero e proprio memoir, scritto di suo pugno dalla signora di Canossa.
Si dipana così l’epopea della celebre contessa. Una storia inizialmente sciagurata, tra la prigionia insieme alla madre su ordine dell’imperatore Enrico III e il triste matrimonio con il fratellastro Goffredo il Gobbo, ma che cambia in modo decisivo quando l’ancora giovane Matilde decide di prendere in mano le redini della sua esistenza e di fare la Storia.
Tra nobili, papi, intrighi di palazzo, amori e ambizione sfrenata, Matilde racconta la sua versione dei fatti e di come ha cambiato il proprio destino e quello di molti altri.
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