INTERVISTA: GINA ASCOLESE
Cosa l'ha spinta a scrivere questo libro? Benché ogni ispirazione sia sottomessa a un quid indicibile, con molto piacere risponderò, almeno in parte, alla bella domanda. Mi ha conquistata in primis l'argomento in sé, che è di stretta attualità: la caduta della dinastia borbonica, del tutto ignara del crollo imminente e in lieta partenza per un viaggio che, guarda caso, attraversa la mia città natale, Avellino, l'Irpinia, il Sud. Non in subordine vengono le drammatiche memorie dei patrioti nelle carceri del tempo, che intendevano ricordare ed essere ricordati: Luigi Settembrini, Sigismondo di Castromediano e altri. Certamente, mi ha attirata molto anche l'attività creativa in sé, o, in parole diverse, la possibilità di svolgere un intreccio narrativo con delle storie avvincenti e dei valori forti in cui crediamo. Devo confessare che la costruzione di un mondo parte vero, parte reinventato, ha il fascino di un'opera pigmalionica... quanti scrivono lo sanno... sì, si tratta di un'esperie